Prima di aprirti le porte alla mia giornata tipo, voglio subito fare alcune precisazioni sulla professione del copywriter freelance e su come lavorare meno e produrre molto di più.
- Non tutti i copywriter sono copywriter pubblicitari. Lo so, può generare confusione, anche perché molto spesso sentirai dire che questa figura si occupa di trovare uno slogan pubblicitario.
- Ci sono copywriter che hanno la loro nicchia specifica. Per esempio io non mi sognerei mai di scrivere di medicina; non la conosco e non intendo nemmeno addentrarmi in settori così complessi.
- Il copywriting non ha nulla a che fare con la legge sul copyright.
Fatte queste doverose premesse, ti racconto una cosa che mi è successa tempo fa.
Parlando con un collega, è uscito fuori il discorso della diversificazione delle professioni.
Una vera e propria smania che etichetta le figure professionali sul web.
Sinceramente ancora oggi io non mi ci trovo.
Nasco webmaster, che alla fine degli anni 90 voleva dire saper costruire da zero ogni parte di un sito web.
Struttura, design, contenuti testuali e SEO, venivano fatti da questo essere mitologico, nel buio della sua stanza.
Ora, tornando al copywriting, in realtà io mi reputo ancora un “blogger“, nonostante anche questa parola abbia perso il suo reale significato.
Ti basta fare un giro su Instagram e digitare l’hashtag “blogger” per trovare milioni di utenti che tutto fanno, tranne scrivere.
Si perché alla fine un blogger deve scrivere, e lo deve fare possibilmente su un blog.
Finiamola di chiamare blogger chi non lo è.
Cosa fa il copywriter freelance
Ti voglio rendere partecipe di una mia discussione tipo.
- “Ehi Gian, che lavoro fai?”
- “Il copywriter freelance. In pratica scrivo contenuti per il web ottimizzati per la SEO, che coinvolgone l’utente di destinazione e lo spingono a compiere l’azione che il mio cliente (o io) vuole”.
- “Ma dai! Che figata”.
20 minuti dopo…
- “Gian, tornando al discorso di prima…non credo di aver capito del tutto cosa fai. In sostanza, in cosa consiste il tuo lavoro?”
- “Lo scrittore. Faccio lo scrittore.”
In realtà devo sbrigarmi a scrivere il mio primo libro. Mi eviterebbe discussioni come questa.
Il copywriting è scrivere.
Che sia per il tuo blog, come l’articolo che stai leggendo, o per un cliente che vuole trasmettere un messaggio ai propri utenti, in soldoni il copywriter crea contenuti testuali coinvolgenti e se è bravo, riesce anche a ottimizzarli per i motori di ricerca.
Davvero, spero di essere stato il più chiaro possibile.
Lavorare meno vuol dire essere liberi
Quando decidi di buttarti nella mischia dei copywriter, ma in generale nel mondo dei freelance, c’è una cosa che non vedi l’ora di fare.
Essere il capo di te stesso.
È successo a me e succede ogni giorno a chi decide di mettersi in proprio.
Il sentimento che più di altri mi ha spinto a mollare tutto e mandare a quel paese il mio datore di lavoro, è stato il desiderio di libertà.
E non ti sto raccontando la classica favoletta che puoi leggere su tanti altri siti web, perché io l’ho fatto per davvero.
Ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato alle soglie dei 40 anni, con un figlio di due anni, e con una pandemia in corso che ha stravolto completamente il mercato del lavoro.
Tutto questo per inseguire le mie passioni e questo desiderio di libertà.
Magari in questo preciso istante ti stai chiedendo se non mi sono pentito di questa scelta.
No, nemmeno per un solo secondo.
Però la vita del copywriter freelance non è tutta rosa e fiori, anche perché ti dovrai interfacciare con un capo molto seccante.
Ti spiego chi è sto tizio…
Goditi la tua nuova vita da copywriter freelance
Il tuo nuovo capo sarà un rompipalle, sempre pronto a criticarti per qualsiasi cosa e non avrà rispetto per il tuo tempo libero.
E la cosa più grave è che il tuo nuovo capo sarai tu.
Devi sapere che la maggior parte dei copywriter principianti tende a essere estremamente critico con se stesso e a lavorare tantissime ore.
Lo capisco bene perché anch’io una volta ero così.
Alla fine ne ho avuto abbastanza e ho detto basta.
Non avevo la ben che minima voglia di vivere una vita fatta di paure, dubbi e ansie.
Sinceramente posso dirti che ho investito tantissimo tempo alla ricerca di un equilibrio tra il lavoro e il mio concetto di libertà.
Solo così ho potuto davvero rendere efficaci e piacevoli le mie giornate da copywriter freelance.
Oggi la mia routine quotidiana è bilanciata tra lavoro e tempo libero, ed è altamente flessibile.
E senti questa.
Per farlo anche tu, non devi lavorare più di 40 ore alla settimana!
In realtà si è molto più produttivi quando si lavora per meno ore ma in maniera più efficiente.
E sicuramente la tua vita assume una luce diversa quando hai più tempo da dedicare alla famiglia, gli amici, gli hobby, i viaggi o qualsiasi altra cosa ti rende felice.
Dopotutto il boss sei tu.
Voglio mostrarti com’è un qualsiasi giorno della mia vita da copywriter freelance.
Magari può esserti d’ispirazione e può farti amare la tua giornata lavorativa.
Scordati ciò che ti lega al lavoro tradizionale
Ricordati che sei un freelance e che quindi puoi definire come meglio credi la tua giornata lavorativa.
Questa è una delle cose più fighe di questo lavoro!
Se però sei stato abituato a svolgere un lavoro tradizionale che preveda le classiche otto ore lavorative, potresti avere qualche difficoltà iniziale ad accettare questa nuova condizione.
Voglio metterti alla prova.
Se ti chiedo di pensare a una giornata lavorativa, cosa ti viene in mente?
Se vuoi posso provare a rispondere per te, spiegandoti cosa facevo io prima di essere finalmente libero.
In servizio dalle 9 alle 14 e poi dalle 16 alle 20 (il mio non era proprio un lavoro d’ufficio) per 40 ore alla settimana.
Attenzione perché sto per smontare ogni tua credenza sul lavoro.
Non devi per forza lavorare 40 ore alla settimana o sei giorni su sette per dimostrare quanto valga il tuo lavoro.
Queste sono credenze anacronistiche sul concetto lavorativo.
Purtroppo la vecchia scuola tende a condizionarci e a farci credere che più ore lavori, più sarai proiettato verso il successo.
Lasciati alle spalle questi concetti, perché sono cazzate.
Quando sei agli inizi della tua carriera da copywriter freelance, corri il rischio di lavorare troppe ore per dimostrare la tua produttività.
In passato è capitato anche a me.
Poi, con l’andare del tempo, ho capito che se avessi lavorato in archi temporali più brevi sarei stato più produttivo.
Lavoro meglio così, piuttosto che incatenarmi tutto il giorno al PC.
Sei un freelance, quindi prova a lavorare nelle ore del giorno in cui ti senti più efficiente.
E se questo non rientra nel tradizionale programma di lavoro delle 8 ore, fregatene!
Ovviamente ogni copywriter ha una struttura giornaliera diversa dagli altri, ma di norma ci sono quattro suggerimenti fondamentali che possono aiutarti a impostare la tua routine di successo.
Consigli efficaci per lavorare meno se sei un copywriter
Quando lavori per conto tuo, il tuo programma dovrebbe ruotare attorno ai tuoi ritmi quotidiani.
Si, perché nessuno meglio di te conosce i momenti della giornata in cui lavori in maniera più efficiente.
Dato che queste finestre temporali differiscono gli uni dagli altri, la tua routine quotidiana potrebbe essere diversa dalla mia.
Quindi, prima di dirti come vivo la mia giornata da copywriter freelance, voglio condividere con te alcuni suggerimenti che teoricamente possono funzionare per chiunque.
Il mio consiglio è quello di farli tuoi, indipendentemente dai tuoi ritmi di lavoro.
Crea una routine mattutina
Ancora prima di immergerti nella tua sessione lavorativa, prenditi del tempo per strutturare la tua mattinata.
Delinea degli obiettivi a breve termine da completare durante l’arco della mattina.
Spuntare una lista delle cose da fare, oltre a essere mentalmente appagante, ti sarà d’aiuto per costruire la tua mentalità di successo.
Capita anche a me d’improvvisare, ma essendo metodico tendo a stressarmi più del dovuto.
Il che mi porta a tornare sempre a una routine ben strutturata.
Prima il tuo business, poi quello degli altri
Se ancora sei legato al lavoro da dipendente, potresti sentirti in dovere di iniziare la tua sessione di lavoro dedicandola ai tuoi clienti.
In realtà il mio consiglio è quello di cominciare la mattinata occupandoti della crescita del tuo personal brand.
Questo, a lungo termine, renderà la tua attività più efficace e a sua volta avvantaggerà anche i tuoi clienti.
Lavorare meglio non vuol dire farlo più ore
Come ti ho già detto prima, non devi lavorare più di 8 ore al giorno per aumentare la tua produttività.
Personalmente trovo che lavorare in sessioni di tempo meno lunghe mi renda più veloce ed efficiente.
Non vedo perché questo non dovrebbe funzionare anche per te.
Inoltre, sessioni temporali più brevi ti permettono di dedicarti a ciò che ami.
Alla fine è questo il bello di essere un freelance.
Segui il flusso magico
Ci saranno dei momenti in cui la tua vena creativa sarà più marcata, e ti verrà spontaneo lavorare per più ore consecutive.
Di contro, ti capiterà di fissare una pagina bianca e non sapere da dove iniziare prima.
Ti assicuro che dare testate al muro non ti sarà d’aiuto.
Entrambe le fasi sono fondamentali e ti spiego perché.
Quando sei creativo, immergiti in ciò che devi fare a pieno regime e non guardare l’orologio. Questi momenti sono un toccasana per il tuo lavoro.
Se invece sei nella fase buia, pensa al quadro generale delle cose.
Stila una lista degli argomenti di cui vorresti parlare e dedicati alla lettura di un buon libro.
L’ispirazione per scrivere scocca all’improvviso, quindi non preoccuparti più del dovuto se sei vittima del famoso blocco dello scrittore.
Ho scritto abbastanza a lungo nella mia vita per capire e accettare che queste due fasi vanno e vengono.
Vanno accettate. Tutto qui.
È vero che la chiave per lavorare come freelance è una routine ben strutturata, ma è altrettanto vero che devi essere aperto a variarla se necessario.
Se non sei ispirato, stacca tutto e esci a fare una passeggiata.
Sei un copywriter freelance e sei tu a decidere il tuo programma di lavoro!
Tenendo a mente ciò che ti ho detto fino ad ora, ecco com’è strutturata la mia giornata lavorativa.
Un giorno da copywriter freelance
Quando ero un dipendente, la mattina era un trauma.
Dover mettere la sveglia la sera prima, indipendentemente dall’orario in cui andavo a letto (tendo a fare le ore piccole), era un gesto che condizionava il mio umore.
Ora che sono un freelance, questo problema non esiste più.
Cos’è cambiato?
In realtà praticamente nulla, dato che al mattino è mio figlio a svegliarmi e spesso con modi molto più bruschi di come potrebbe fare una sveglia.
La differenza è che ora faccio il lavoro che amo e quindi svegliarmi non mi pesa minimamente, e questo anche se ho dormito soltanto tre ore perché la sera prima mi sono sparato la classica maratona Netflix.
A volte penso che fra tutte le citazioni che si possano leggere in giro, quella più vera è questa:
Nota sulla citazione: questa frase famosissima non è di Confucio, ma gli fu attribuita nel 1985 dal giornale “Computerworld” in un articolo di Glenn Rifkin. Da quel momento in poi la citazione ha invaso il web e nonostante venga accreditata al filosofo cinese, non vi è nessuna certezza sia stata detta da lui.
Ma ora basta dilungarsi! Ecco la mia routine step by step.
Affronta il compito più spaventoso della giornata
Dopo i primi due imprescindibili caffè della mattinata, intervallati dalla toccata e fuga all’asilo per lasciare il piccolo gremlin (mio figlio), mi dedico alla cosa più fastidiosa che la giornata mi pone davanti.
Hai presente quel compito che la sera prima ti fa andare a letto consapevole che il giorno dopo, qualunque cosa accada, dovrai per forza farlo?
Ecco, proprio quello.
Che sia andare alla posta o fare quella dannata telefonata che tanto odi, prima depenni questo impegno e meglio è.
Capita a tutti di essere tentati di svolgere per primi i compiti più facili, ma secondo il mio punto di vista è sbagliato.
Tutto ciò che è un peso nella tua giornata, ti impegna la mente e non ti permette di essere efficiente al 100%.
Segui il mio consiglio e vedrai che il resto della giornata sarà tutto in discesa.
Di addio alle distrazioni se vuoi lavorare meno
Una delle mie migliori abitudini è quello di silenziare completamente il cellulare.
Quando rientro a casa il mio telefono entra in modalità “non disturbare” e questo mi permette di concentrarmi senza alcun tipo di distrazione.
Lo controllo solo ed esclusivamente durante la mia pausa caffè (il terzo della mattinata) per vedere se ci sono messaggi importanti.
Occupati della crescita del tuo personal brand
Come ti ho detto in precedenza, prima di dedicarti ai tuoi clienti devi far crescere la tua attività.
Data la cadenza settimanale di pubblicazione del mio blog, la prima cosa che faccio e portare avanti la stesura dell’articolo in bozza.
Ovviamente non deve essere per forza così anche per te.
Potresti dedicarti all’acquisizione di nuovi clienti o allo studio di una nuova nicchia su cui scrivere.
Ad ogni modo, questa deve essere la tua priorità numero uno.
Sei un copywriter freelance, quindi scrivi, scrivi, scrivi
Il tuo lavoro è questo, quindi in quanto copywriter hai molto da scrivere!
Che si tratti di farlo per un cliente o per il tuo blog, sfrutta i tuoi momenti creativi e immergiti nella scrittura.
Ridurre al minimo le distrazioni e seguire il flusso è la chiave per superare il blocco dello scrittore.
Di solito dedico al copywriting circa 3 ore al giorno.
Rispondi alle email
Come avrai notato, fino a questo momento della mia mattinata non ho ancora aperto la mia casella email.
Tendo a portare a termine tutti i compiti prima di controllare eventuali nuove richieste di lavoro.
Questo rientra in quelle cose che, se facessi prima, mi porterebbero solamente distrazioni.
Si lo so, è fondamentale rispondere tempestivamente alle email, ma dedicargli uno specifico momento della giornata mi consente di portare più velocemente a termine le attività in corso.
Quello che stai per leggere potrebbe farti un certo effetto.
La mia giornata lavorativa, in linea di massima, termina intorno alle 13:00 e porto a termine i miei lavori come quando lavoravo per più ore.
La mia scelta è dettata da una promessa che mi sono fatto quando ho deciso di abbracciare la carriera da freelance: non avrei mai più lavorato 40 ore alla settimana.
E ti dico di più.
A breve introdurrò nella mia vita la settimana lavorativa di quattro giorni anziché cinque, come già sperimentato in altri paesi del mondo.
L’obiettivo è quello di godermi la mia famiglia e di fare le cose che amo nel tempo restante.
Conclusioni sul lavorare meno e produrre di più
Come ti ho detto all’inizio di questo articolo non amo definirmi un copywriter, anche se la SEO me lo impone.
Sono un web designer che ama scrivere sul proprio blog e quindi mi occupo ovviamente anche di copywriting.
Ma ancora di più amo la mia libertà.
Se anche tu adotti una routine di lavoro simile alla mia o se hai dei consigli da darmi, scrivilo nei commenti!
Resta connesso. Alla prossima!