La rete è il mio habitat naturale sin dai primi anni 2000, ma come web designer, prima d’ora non avevo mai provato così tanto disgusto per ciò che accade su internet. Direi che forse è proprio questo il motivo per cui ho deciso di prendere seriamente in considerazione il minimalismo digitale.
Questo anche grazie al libro “Minimalismo digitale. Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni” scritto da Cal Newport.
L’autore del libro prova a spronarci a utilizzare meno frequentemente i dispositivi tecnologici e sicuramente in maniera più utile.
Tornando ai miei sensi di nausea, come web designer sinceramente non so più cosa pensare dell’uso attuale del web.
Data mining, design che crea dipendenza, algoritmi creati appositamente per dividere l’opinione collettiva; queste sono solo alcune delle cose create ad hoc dai capoccioni della Silicon Valley.
In tutta sincerità sono stanco di tutto questo.
Ho passato l’ultimo anno cercando di prendere coscienza della mia vita online, provando inoltre a ispirare gli altri a fare lo stesso.
In realtà ho avuto anche un discreto successo con la guida su come disintossicarsi dal web, ma voglio alzare l’asticella, e lo voglio fare principalmente per me stesso.
Sei pronto? Dai, iniziamo!
Non hai scelto queste abitudini, ti hanno spinto a farlo
Nonostante tutti i miei sforzi, non è semplice lottare contro l’irrefrenabile desiderio di abbandonarsi a interminabili e inutili sessioni davanti allo schermo di uno smartphone.
Del resto non c’è bisogno che ti ricordi come questi servizi siano stati progettati appositamente per catturare la tua attenzione, giusto?
Colossi come Facebook e Google investono in modo massiccio nella progettazione di questi strumenti per “rapirci” ogni volta che siamo annoiati, soli o arrabbiati.
Ma a tutto c’è un limite, e questa volta mi sa tanto che una semplice digital detox non basterà.
Minimalismo digitale
Tempo fa mi sono imbattuto nel libro “Minimalismo digitale. Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni” di Cal Newport.
Nonostante l’abbia acquistato, solo adesso mi sono deciso a leggerlo (probabilmente perché ho preferito passare le mie serata a smanettare sui vari social network).
In pratica, il concetto di minimalismo digitale promosso dall’autore si basa su un cambio radicale di vita e sul modo in cui dovremmo usare gli strumenti digitali.
Cal Newport ti sbatte la nuda e cruda verità in faccia: ciò che è digitale va utilizzato in modo intenzionale per far si che aggiunga un reale valore alla tua vita.
L’idea è quella di sostituire le interazioni digitali di bassa qualità, tipo il like a un post di un amico su Facebook, con conversazioni più gratificanti, come parlare con lui al telefono.
Nella prima parte di questo processo è previsto un “decluttering digitale” della durata di un mese, che implica l’astinenza o comunque la riduzione dell’utilizzo di qualsiasi tecnologia digitale opzionale.
Nel mio caso, voglio sperimentarlo per almeno una settimana.
E non ti sto parlando di prendermi una semplice pausa dai social network, bensì passare del tempo a costruire attorno a me uno stile di vita diverso, seguendo i metodi minimalisti alternativi.
Digital decluttering
Dopo aver analizzato tutti gli strumenti digitali che utilizzo per lavoro e tra le mura domestiche, ho deciso di fissare queste regole:
Tecnologia | Regole |
---|---|
Social network | Accesso solo per lavoro. |
Controllo una volta al giorno. | |
Analisi del sito web | Vietate. |
Siti web di news | Vietati e sostituiti da radio, tv e giornali. |
Messaggi telefonici | Silenzierò tutte le notifiche dei messaggi in entrata, ma sarò libero di controllarli saltuariamente. |
Film in streaming | Sostituiti dalla programmazione televisiva. |
Playlist musicali | Vietate le playlist generate automaticamente e sostituite dalla radio. |
Videogame mobile | Vietati. |
I miei post sui vari social network saranno limitati e inerenti solo al lavoro e alla condivisione dei contenuti del mio sito web.
Per quanto riguarda l’email, già adesso la controllo un paio di volte al giorno, quindi non sarà un grande cambiamento farlo solo una volta.
Più problematico sarà non poter controllare le analisi del mio sito web, dato che monitoro sempre il rating di 100/100 tramite Google PageSpeed Insights ed è una cosa che devo controllare più o meno costantemente.
Beh, me ne farò una ragione per adesso.
Ho deciso di bandire l’utilizzo di tutte le app ludiche che riempiono i miei momenti di noia.
Sarò comunque reperibile telefonicamente in caso di necessità, dato che le persone potranno comunque scrivermi su WhatsApp o chiamarmi.
Il succo di tutto questo non è di certo isolarmi dalla civiltà o vivere su un albero.
L’idea dietro al minimalismo digitale è quella di utilizzare gli strumenti tecnologici per migliorare la nostra vita e non per riempire i tempi morti o per farsi distrarre da cose di poco conto.
In sostanza, la chiave del minimalismo digitale è usare la tecnologia per conseguire i tuoi obiettivi, senza permettere che la stessa usi te.
Perché iniziare il minimalismo digitale proprio ora?
Questo articolo è stato pubblicato lunedì 7 febbraio 2021 e domani è il mio quarantesimo compleanno (sto invecchiando, dannazione).
In questi giorni così importanti per me, voglio provare a dare una svolta alla mia vita, perseguendo ulteriormente la via della sostenibilità.
Perché, se non l’hai ancora capito, il minimalismo digitale va a braccetto con il web design sostenibile.
La mia speranza è che usando meno la tecnologia, possa contribuire ulteriormente a ridurre la mia impronta di carbonio digitale.
Qui puoi trovare le mie considerazioni al termine di questa settimana sperimentale. Vale la pena di leggerle perché è successo di tutto!
Resta connesso. Alla prossima!
Letture consigliate
Se anche tu vuoi sperimentare il minimalismo digitale, il primo passo che ti consiglio di fare è quello di leggere “Minimalismo digitale. Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni”.
Minimalismo digitale. Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni
Autore: Cal Newport
Editore: ROI Edizioni
Data di uscita: 25 agosto 2021
Pagine: 256
Genere: Scienze sociali, efficacia personale
L’autore, professore di computer science e saggista di successo, ritiene che il modo migliore per riprendere il controllo sia il minimalismo digitale: una filosofia che prevede di fare un passo indietro e ripensare il nostro rapporto con la tecnologia in maniera attiva.