La velocità di caricamento del tuo sito è come il biglietto da visita della tua attività online. Hai mai provato ad aprire un sito e aspettare, aspettare, perdere la pazienza e andare altrove sul web?
Ecco, questo è ciò che succede ai visitatori del tuo sito se i tempi di caricamento sono troppo lunghi. Ma non sono solo i tuoi potenziali clienti a fuggire via: anche Google si irrita quando trova un sito lento.
E sai cosa succede quando Google è irritato? Il tuo ranking sul suo motore di ricerca ne risente.
Ma perché Google ama i siti veloci?
Google si preoccupa dei suoi utenti. Vuole offrire la migliore esperienza possibile, e parte di questa esperienza è trovare contenuti di qualità che si carichino rapidamente.
La logica è semplice: se il tuo sito è lento, l’esperienza utente sarà negativa. E un’esperienza utente negativa equivale a una posizione peggiore nei risultati di ricerca. La velocità del sito è stata confermata come fattore di ranking da Google nel lontano 2010 per la ricerca desktop e nel 2018 per la ricerca mobile.
E considerando che la maggior parte del traffico web proviene da dispositivi mobili, la velocità del tuo sito è più cruciale che mai.
La pazienza degli utenti: quanto sono disposti ad aspettare?
Secondo le statistiche, il 53% degli utenti abbandona un sito mobile se impiega più di 3 secondi a caricarsi. Un solo secondo di ritardo può portare a una riduzione del 7% delle conversioni. E non parliamo solo di vendite: anche la semplice iscrizione a una newsletter o la lettura di un articolo possono essere influenzate dalla lentezza del sito.
Se gli utenti abbandonano il tuo sito troppo presto, questo può anche influire negativamente sul tuo bounce rate, un altro fattore che Google tiene in considerazione per il ranking.
Come la velocità di caricamento influisce direttamente sulla SEO
La velocità di caricamento è una componente essenziale del cosiddetto “Core Web Vitals” di Google, un insieme di metriche utilizzate per valutare l’esperienza utente. Queste metriche comprendono:
- LCP (Largest Contentful Paint): misura il tempo necessario per caricare il contenuto principale della pagina. Un buon LCP dovrebbe avvenire entro 2,5 secondi dall’inizio del caricamento della pagina.
- FID (First Input Delay): misura il tempo che intercorre tra l’interazione dell’utente con la pagina (ad esempio, clic su un link) e la risposta del browser. Un buon FID è inferiore a 100 millisecondi.
- CLS (Cumulative Layout Shift): misura la stabilità visiva della pagina. In parole povere, se gli elementi della pagina si spostano mentre la pagina si carica, l’utente potrebbe cliccare sul pulsante sbagliato. Un buon CLS dovrebbe essere inferiore a 0.1.
Google utilizza queste metriche per determinare quanto sia “user-friendly” il tuo sito. Se il tuo sito ottiene buoni punteggi nei Core Web Vitals, hai una maggiore probabilità di posizionarti bene nelle SERP (Search Engine Results Page).
Strumenti per misurare la velocità di caricamento del tuo sito
Prima di iniziare a ottimizzare, è importante conoscere il tuo punto di partenza. Ci sono diversi strumenti gratuiti che ti permettono di misurare la velocità di caricamento del tuo sito e identificare eventuali problemi.
- Google PageSpeed Insights: uno strumento gratuito di Google che analizza sia la versione desktop che quella mobile del tuo sito, fornendo un punteggio e suggerimenti specifici per migliorare le prestazioni.
- GTmetrix: oltre a fornire un’analisi dettagliata della velocità del sito, GTmetrix ti permette di vedere come il tuo sito si carica in diverse regioni del mondo.
- Pingdom Tools: un altro strumento utile per testare la velocità di caricamento del sito da diverse località. Ti offre anche una cronologia dei test, in modo da monitorare i miglioramenti nel tempo.
- WebPageTest: questo strumento offre una serie di test avanzati, tra cui la simulazione del caricamento del sito su diversi browser e dispositivi.
Suggerimenti pratici per migliorare la velocità del tuo sito
Una volta che hai un quadro chiaro delle performance attuali del tuo sito, è il momento di passare all’azione. Ecco una serie di suggerimenti pratici per accelerare il tuo sito e migliorare la tua posizione su Google.
1. Ottimizza le immagini per una velocità di caricamento istantanea
Le immagini sono spesso la causa principale di un sito lento. Le immagini ad alta risoluzione sono fantastiche per l’aspetto visivo, ma possono rallentare significativamente il caricamento delle pagine. Ecco come puoi ottimizzarle:
- Usa formati di immagini appropriati: ormai sul web è consigliabile che le immagini vengano convertite in WebP. Questo velocizza di molto il caricamento di una pagina web.
- Ridimensiona le immagini: non caricare immagini più grandi di quanto sia necessario. Se il tuo layout richiede immagini larghe 800px, non ha senso caricare immagini da 2000px.
- Comprimile: strumenti come TinyPNG, ImageOptim o plugin come Smush per WordPress possono ridurre le dimensioni dei file senza una perdita significativa di qualità.
2. Sfrutta il caching del browser
Il caching permette di memorizzare una versione statica del tuo sito sul browser dell’utente, riducendo il tempo necessario per caricare le pagine durante le visite successive. Con il caching attivato, gli elementi statici del tuo sito (come immagini, CSS, e JavaScript) vengono salvati localmente sul dispositivo dell’utente. La prossima volta che visitano il tuo sito, il browser dovrà caricare solo gli elementi dinamici.
Per implementare il caching su WordPress, puoi utilizzare plugin come WP Rocket o WP Super Cache. Questi strumenti sono semplici da configurare e possono migliorare notevolmente la velocità del tuo sito.
3. Riduci il numero di plugin
Troppi plugin possono appesantire il tuo sito, soprattutto se sono mal codificati o non necessari. Ogni plugin aggiunge ulteriori richieste HTTP, aumentando i tempi di caricamento. Fai un audit dei tuoi plugin e disattiva quelli che non utilizzi.
Inoltre, assicurati che i plugin che mantieni siano aggiornati all’ultima versione, in quanto gli sviluppatori spesso rilasciano aggiornamenti per migliorare le performance e la sicurezza.
4. Minimizza CSS, JavaScript e HTML per aumentare la velocità di caricamento
La minimizzazione consiste nel rimuovere tutti gli spazi bianchi, i commenti e il codice non necessario dai file CSS, JavaScript e HTML. Questo rende i file più leggeri e più veloci da caricare.
Puoi utilizzare strumenti come Autoptimize o WP Rocket per minimizzare automaticamente il codice del tuo sito.
5. Attiva la compressione Gzip
La compressione Gzip riduce le dimensioni dei file inviati dal tuo server al browser dell’utente, accelerando il tempo di caricamento della pagina. Molti servizi di hosting offrono la compressione Gzip già attivata di default, ma puoi anche attivarla manualmente aggiungendo alcune righe di codice al file .htaccess del tuo sito.
Se utilizzi un plugin come WP Rocket, la compressione Gzip può essere abilitata con un semplice clic.
6. Utilizza un content delivery network (CDN)
Un CDN distribuisce i contenuti del tuo sito su una rete di server situati in diverse parti del mondo. Quando un utente accede al tuo sito, il CDN consegna il contenuto dal server più vicino alla sua posizione, riducendo il tempo di caricamento.
Alcuni CDN popolari includono Cloudflare, Amazon CloudFront e MaxCDN. L’integrazione di un CDN è un modo efficace per migliorare la velocità del sito, specialmente per gli utenti che si trovano lontano dalla posizione del tuo server principale.
7. Ottimizza il server e scegli un hosting performante
La scelta dell’hosting è fondamentale. Un hosting condiviso può essere economico, ma può anche influire negativamente sulla velocità del tuo sito se le risorse del server sono condivise con troppi altri siti.
Valuta l’idea di passare a un hosting dedicato, VPS, o servizi cloud come Amazon Web Services (AWS) o DigitalOcean.
Inoltre, assicurati che il tuo hosting offra supporto per HTTP/2, un protocollo che migliora notevolmente la velocità di caricamento delle pagine.
8. Carica il contenuto “above the fold” prima di tutto il resto
Il contenuto “above the fold” è ciò che gli utenti vedono senza dover scorrere la pagina. È importante che questa parte della tua pagina si carichi per prima.
Puoi farlo caricando in modo asincrono gli script e utilizzando il lazy loading per le immagini, il che significa che le immagini vengono caricate solo quando entrano nel raggio di visualizzazione dell’utente.
9. Scegli un tema performante per migliorare la velocità di caricamento
Il tema del tuo sito gioca un ruolo fondamentale nella velocità di caricamento. Un tema pesante, con un codice complesso e molte funzionalità inutili, può rallentare notevolmente il tuo sito.
È qui che entra in gioco il mio tema preferito, nonché quello che utilizzo per quasi tutti i miei progetti: il Flatsome Theme di UX-themes.
Sto parlando di un tema leggero, ottimizzato per la velocità e altamente personalizzabile.
Flatsome Theme offre una serie di opzioni per ottimizzare il design senza compromettere le prestazioni. La sua struttura pulita e il codice ben scritto assicurano che il tuo sito si carichi rapidamente, migliorando sia l’esperienza utente che il posizionamento sui motori di ricerca.
Inoltre, Flatsome è costantemente aggiornato per mantenere la compatibilità con le ultime versioni di WordPress e i plugin più popolari, il che significa meno problemi di incompatibilità e performance sempre al top.
Conclusioni
La velocità di caricamento del tuo sito non è un elemento da sottovalutare. È un fattore che incide direttamente sul tuo posizionamento su Google, sull’esperienza utente e, in ultima analisi, sulle tue conversioni. Non importa quanto sia accattivante il tuo contenuto o quanto sia curato il tuo design: se il tuo sito è lento, stai perdendo visitatori e opportunità.
Seguendo i consigli pratici che ti ho elencato, come ottimizzare le immagini, utilizzare il caching e scegliere un tema performante come Flatsome, puoi migliorare significativamente la velocità del tuo sito.
Contattami oggi stesso se hai bisogno di mettere il turbo al tuo sito: vedrai che di colpo sarà un piacere per gli utenti navigarlo e per Google indicizzarlo.
Resta connesso, alla prossima!